E lo giuro per l’occaso delle stelle, ed è questo un giuramento, se lo sapeste, immenso: questo è un Corano nobilissimo, in un Libro ascoso: e non lo toccano se non quanti son purificati, Rivelazione discesa dal Signore dei mondi. Forse questa Parola disdegnerete, e dello smentirla farete il vostro pane quotidiano?
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Il Nobile Corano (con Testo arabo a fronte) Ed. ‘Al Hikma’, Imperia, nuova edizione 2015, pagg. 930 (in distribuzione) - € 24,00 Finalmente è presente sul mercato italiano una traduzione del Corano con il Testo arabo a fronte, e intendiamo non il testo battuto a macchina e presentato a gruppi di versetti poi seguiti dalla loro traduzione, ma il Testo vero e proprio (tratto cioè da calligrafia e completo di tutti i ‘segni’ speciali caratteristici del Corano e necessari per la recitazione) posto di fronte alla traduzione italiana versetto per versetto. Si tratta dunque di un’ottima notizia per chi abbia desiderio di impegnarsi nello studio del Testo sacro dell’Islam, in quanto è evidente che questo libro (che pure non è propriamente un mushaf, e cioè una copia del Testo sacro esclusivamente in arabo ad uso rituale, e dunque non richiedendo le norme di approccio che è necessario mettere in atto quando si ha a che fare col mushaf) costituisce un ausilio ed una facilitazione notevole in questo senso! Vogliamo quindi esprimere un plauso all’editore, il quale tra l’altro, non supportato adeguatamente da chi avrebbe dovuto supportarlo, ed anzi lasciato praticamente senza fondi dopo molte promesse, ha agito come agisce chi ha una funzione da svolgere e la svolge anche se la cosa implica considerevole sacrificio, e ha stampato completamente a proprie spese un libro che sarà ci auguriamo di moltissima utilità. Certo, si potrebbe osservare che la traduzione lascia a volte a desiderare (al pari peraltro, ahinoi, di tutte le altre traduzioni del Corano presenti in lingua italiana). A tale proposito, e considerato il valore ‘operativo’ di questo testo, noi riteniamo che un tale difetto sia in definitiva tollerabile: sarà sufficiente che il lettore impegnato nello studio e nella recitazione rituale non ‘si adagi’ troppo nella traduzione proposta, prendendola piuttosto come un utile benché provvisorio aiuto al lavoro di comprensione del Libro sacro che sta compiendo (ciò che tra l’altro si sposa perfettamente col fatto che tale traduzione è in realtà definita con opportuna modestia un semplice ‘saggio di traduzione interpretativa’). Cogliamo infine l’occasione di questa nostra breve ‘recensione’ per parlare brevemente di uno scambio di osservazioni ed opinioni (inedito in lingua italiana) avvenuto per via epistolare tra il grande metafisico francese musulmano Shaykh ‘Abdu l-Wâhid Yahyâ (in francese René Guénon) e il suo corrispondente francese Louis Cattiaux, a proposito del Corano. Cattiaux scriveva a Guénon il 13 Aprile del 1949 dicendogli di aver “sempre ammirato il Corano, che mi sono portato con me nel mio zaino durante l’ultima guerra.” Quindi aggiungeva: “Voi conoscete anche tutto ciò che perdo a causa della traduzione, che mi priva del profumo della poesia e della musicalità del ritmo. Malgrado questo, gusto la mandorla squisita e preziosa della conoscenza e dell’amore divino racchiusi nello spirito del Libro. Ho anche pensato di apprendere l’arabo, al fine di poter leggere ed ascoltare le cadenze poetiche” ecc., proposito cui peraltro non avrebbe dato seguito. Guénon gli rispondeva dall’Egitto l’8 Giugno del 1949, dicendo tra l’altro: “Mi felicito per l’ammirazione che avete per il Corano, il che prova che, malgrado l’imperfezione delle traduzioni, voi ne sentite il significato reale. Peccato comunque che non abbiate persistito nella vostra intenzione di imparare l’arabo, ciò che vi avrebbe sicuramente permesso di trovarvi ben altro ancora…” Ecco, queste parole ci sembrano assai opportune per chiudere queste nostre osservazioni sulla nuovissima edizione del Testo sacro dell’ultima delle Rivelazioni divine agli uomini con l’originale a fronte dell’italiano: nonostante la caduta spirituale in cui procede il nostro popolo, si trovano sempre persone che comunque sentono la voce di Dio, ne sono attratte e a dispetto di ogni difficoltà ‘ne sentono’ per via di una sorta di ispirazione ‘il significato reale’. Sappiano costoro che se procederanno nella conoscenza finanche della lingua sacra troveranno nel Corano ‘ben altro ancora’! |